fbpx

Midable nasce dall’amore per il Digital Marketing e le sue infinite opportunità. Volevamo il nostro spazio di crescita in questo mondo digitale: siamo qui per condividerlo insieme a te.

adunanza@midable.it

Tag: marketing

Errori di comunicazione che hanno fatto la storia

Piccoli equivoci senza importanza

Quante volte ci è capitato di pensare che non fosse solo un caso, quanti rimpianti pensiamo di doverci portare avanti per delle decisioni che abbiamo preso in momenti in cui forse non avremmo dovuto.

Antonio Tabucchi, in uno dei suoi libri, si interroga sulle possibilità che offre la vita, sui bivi, sui percorsi, sulle scelte fatte e sui ruoli intrapresi. 

Lui chiama “piccoli equivoci” gli eventi guidati dal fato o dal caso che determinano la nostra vita. In molti dei suoi racconti Tabucchi propone una riflessione sulle varie visioni della vita: non ce n’è una sola, ma ognuno la vede a modo suo.

«La vita è un appuntamento, so di dire una banalità, Monsieur, solo che noi non sappiamo mai il quando, il chi, il come, il dove. E allora uno pensa: se avessi detto questo invece di quello, o quello invece di questo, se mi fossi alzato tardi invece che presto, o presto invece che tardi, oggi sarei impercettibilmente differente, e forse tutto il mondo sarebbe impercettibilmente differente […] Un appuntamento e un viaggio, anche questa è una banalità, mi riferisco alla vita, naturalmente, chissà quante volte è stato detto; e poi nel grande viaggio si fanno dei viaggi, sono i nostri piccoli percorsi insignificanti sulla crosta di questo pianeta che a sua volta viaggia, ma verso dove? È tutto un rebus […] E poi, sa com’è la vita, è come una tessitura, tutti i fili si intrecciano, è questo che un giorno vorrei capire, vedere tutto il disegno […] la vita è un ingranaggio, una rotella qua, una pompa là, e poi c’è una cinghia di trasmissione che collega tutto e trasforma l’energia in movimento, proprio come nella vita, un giorno mi piacerebbe capire come funziona la cinghia di trasmissione che lega tutti i pezzi della mia vita, il concetto è lo stesso, bisognerebbe aprire il cofano e stare lì a studiare il motore che ronza, collegare tutto, tutti gli istanti, le persone, le cose»

Antonio Tabucchi, Scrittore e Critico Letterario

Cosa sarebbe successo se

In queste parole, che si trovano nel terzo racconto del libro, si può capire l’interpretazione di Tabucchi riguardo la vita, intesa come un rebus dove tutto è affidato al caso. 

Per lui è centrale il “cosa sarebbe successo se”, così come il fascino attraente delle strade non percorse, del non detto e dell’insopprimibile voglia di riscrivere le nostre vite.

I personaggi di queste storie non prendono scelte, ma sono guidati dagli eventi.

Non si può infrangere il destino perché la storia è già scritta, perché la vita è determinata da quei piccoli equivoci senza importanza, che lavorano nell’ombra mettendo in discussione le nostre certezze, lasciando solo il dubbio.

Come si dice nel primo racconto che dà il nome alla raccolta: «tutto era davvero un piccolo equivoco senza rimedio che la vita si stava portando via, ormai le parti erano assegnate ed era impossibile non recitarle». 

Antonio Tabucchi ci invita a riflettere sull’ironia della vita: non siamo artefici del nostro destino, ci ritroviamo gettati in balia del disordine degli equivoci che per lui sono “senza importanza” proprio perché se qualcosa deve succedere, prima o poi accadrà, indipendentemente da noi e dalle nostre volontà. 

Sono “senza importanza” perché sono eventi così piccoli e irrilevanti rispetto al lungo corso della vita, che comunque è già stato deciso.

Antonio Tabucchi - "Piccoli equivoci senza importanza"

Piccoli equivoci che hanno avuto una grande importanza

Quanti errori invece, se ci pensiamo bene, sono stati fatti ed hanno cambiato per sempre la storia. Tante volte non si è trattato di grandi imprese o lampi di genio, ma proprio di quei “piccoli equivoci” a cui Tabucchi non dava importanza. 

È impossibile pensare di poter avere il controllo su tutto. 
Chissà, magari nemmeno il così tanto discusso destino riesce a stare al passo con le nostre decisioni irrazionali, prese senza pensarci due volte. O anche semplicemente con l’evoluzione che abbiamo fatto e continuiamo a fare nel tempo. Perché non c’è storia senza evoluzione. 

Ci sono tanti esempi di piccoli errori, malintesi ed equivoci, che invece hanno avuto importanza, a differenza di quello che ci vuole far credere il grande Tabucchi. 

Alcuni di questi sono stati fatti casualmente, ma tanti altri vengono pensati nei particolari per essere insediati nella società di oggi, in cui è possibile diffondere qualunque cosa ad una velocità capillare scatenando effetti inimmaginabili.

Le innumerevoli porte chiuse di JK Rowling

Basti pensare a JK Rowling: forse non tutti sanno che la bozza di Harry Potter era stata rifiutata da più di dieci case editrici prima di vedere la luce e diventare una delle saghe più conosciute al mondo. 

Non potremo mai sapere cosa sarebbe successo se la scrittrice avesse fatto colpo alla prima volta o se avesse deciso di demordere dopo così tante delusioni.

Le origini della ricetta di Coca Cola

Dietro alla famosa bibita conosciuta con il nome di Coca Cola c’è un piccolo segreto. 

La Coca-Cola nacque l’8 maggio del 1886 e a crearla fu il farmacista John Stith Pemberton, grazie all’uso di una caldaia. Il suo obiettivo non era quello di creare una bevanda ma uno sciroppo contro il mal di testa, servendosi di estratti vegetali e noci di cola. 

Quando aggiunse della soda al suo sciroppo si rese conto che la Coca-Cola si trasformava in una bibita piacevole e dissetante. Ed è così che nacque la bevanda la cui ricetta rimane segreta ancora oggi, custodita in una cassetta di sicurezza di una banca di Atlanta. 

Se non ci fosse mai stata questa intuizione da parte del farmacista, chissà se avremmo mai assaggiato quella che oggi è una delle bevande più amate.

Sui social gli errori sono sempre un caso?

Il caso Tom Holland

L’attore britannico Tom Holland, tra i protagonisti dei film targati Marvel, è conosciuto per il fatto che più volte, soprattutto sui social, si è lasciato sfuggire delle anticipazioni che non era autorizzato a trapelare.

È tutto un caso o un’autentica strategia studiata a tavolino?
Un motivo c’è se colui che interpreta Spider-man ha acquisito la simpatica nomea di Spoiler-man. Ma pensare che un attore del suo calibro possa permettersi di essere così “distratto” è da escludere dalle possibilità. 

Al giorno d’oggi è chiaro che i social media vengano utilizzati anche a scopo pubblicitario, perché rappresentano il mezzo di diffusione forse più veloce e potente che abbiamo a disposizione.

La viralità dei contenuti sui social media

social network sono utilizzati per lo scambio di notizie e di opinioni su ogni argomento e per molte persone sono diventati la fonte primaria presso cui informarsi.

social media rappresentano un grande strumento di marketing, utile per pubblicizzare le attività, ampliare la rete di contatti ed interagire direttamente con il pubblico.

Tanti contenuti online, su piattaforme come Tik Tok, Facebook e Instagram, vengono architettati appositamente per essere resi virali e fare scalpore. 

Quasi niente è lasciato al caso sui social. Si tratta di un modo di comunicare che non nasce in una notte, ma che è stato studiato ed analizzato.

Sul web si parla di viralità quando un contenuto viene diffuso ad una velocità e in un modo incontrollabile. Personaggi che fino a poco prima erano sconosciuti e sono diventati famosi nel giro di poco tempo ne sono un esempio lampante.

Lo strano caso del cinguettio degli Uffizi

Lo scorso 17 novembre, l’account Twitter ufficiale degli Uffizi ha diffuso in rete un post enigmatico, che non aveva niente a che vedere con il tono e i contenuti a cui è abituata la community social del museo fiorentino.

Il tweet con la strana scritta “Plllpppplllllpplpha generato in qualche ora centinaia di condivisioni e commenti: gatti che camminano sulla tastiera, gif e meme.

Successivamente gli Uffizi hanno pubblicato una risposta che ha divertito i molti seguaci: “Grazie per aver partecipato al primo contest dadaista. La #Plllpppplllllpplp Community è ufficialmente nata. Alla prossima!!! Rgrrfyyytffdsghh”.

Il post è stato un genuino “errore” compiuto da colui che è stato definito il social media manager più giovane di sempre: pare che durante l’iniziativa Uffizi Kids, un bambino abbia preso il cellulare di un’operatrice.

Tweet Gallerie Uffizi - #Plllpppplllllpplp Community

Conclusioni

Certo, gli errori sono comprensibili anche nel web, anzi soprattutto in esso, perché talvolta la fretta di condividere e di far sapere al mondo sembra più importante della veridicità dei fatti, per cui si tende a preferire la fugacità ad una maggiore cura ed attenzione.

In molti casi, come abbiamo visto, si tratta di una geniale e camuffata strategia.
Tante altre volte, invece, è necessario riconoscere che errare è umano. Anche in un mondo in cui le macchine, i computer e le tecnologie stanno iniziando ad assumere sempre più potere a discapito dell’uomo. 

Fonti

Sitografia

Musica a Suon di Marketing

Dietro il lancio di un nuovo disco o singolo ci sono giorni e giorni di studi e analisi. Trovare il canale più giusto per comunicare ai propri fans è molto difficile, si deve riuscire ad arrivare dritti al cuore e non deludere le aspettative. 

 

Quando il settore del marketing e della comunicazione incontra quello della musica possono nascere opere d’arte degne di nota.

Già di per sé la musica rappresenta una componente importante nelle strategie di marketing, in quanto molto spesso viene impiegata nella realizzazione di campagne pubblicitarie, e le sue influenze sui consumatori finali sono ampiamente studiate dalla branca del neuromarketing.

Ma oggi vorrei parlare più di come il lancio di un nuovo album viene pubblicizzato dalle etichette discografiche

Al giorno d’oggi è molto difficile creare stupore nel pubblico di riferimento, soprattutto se il target è quello dei millennials, generazione della comunicazione ormai abituata a tutto, e molto difficile da stimolare e attrarre.

Per tale motivo per sponsorizzare i propri album, gli artisti e relative Label devono promuovere idee geniali, creative e soprattutto insolite.

Andiamo a vedere insieme alcuni teaser musicali estremamente creativi.

 

Adele e il suo album “30”

Il 19 novembre 2021 è uscito l’album “30” di Adele. In occasione di questa pubblicazione sono apparsi in giro per tanti maxischermi mondiali dei numeri 30. Questi indizi numerici semplici hanno fatto il giro dell’Europa partendo da Londra, fino ad arrivare a Parigi, Dublino, New York, persino da noi, facendo la loro comparsa nelle stazioni ferroviarie di Milano Centrale e Roma Termini.

Immagine che ritrae un maxischermo con su scritto 30. Campagna pubblicitaria per l'uscita dell'album 30 della cantante Adele.

L’idea ha creato una suspence incredibile per i fan della cantante che hanno capito subito di cosa si trattasse, mentre ha instillato curiosità e interesse in chi non aveva la più pallida idea di che cosa stessero a significare quei 30. Un’idea di marketing musicale brillante che ha canalizzato bene l’attenzione del pubblico sull’artista.

 

Radiohead e l’offerta per “In Rainbows”

Il 10 ottobre 2007 è stato lanciato in tutto il mondo l’album “In Rainbows” dei Radiohead.

Quegli anni rappresentano un periodo di transizione, dal CD fisico alla musica passata su supporto digitale. Questo passaggio è stato per così dire “obbligato”, poiché le case discografiche hanno avuto la pessima idea di rendere i CD un articolo non propriamente conveniente, ma anzi molto caro in relazione soprattutto alle possibilità economiche dei ragazzi, principali consumatori dell’industria musicale.

Per far fronte a questo problema i Radiohead, (senza l’appoggio di nessuna etichetta discografica), hanno deciso di vendere il CD di “In Rainbows”, ad offerta libera.

Questa tecnica di marketing oltre ad essere stata apprezzata tantissimo dai giovani è stata anche molto proficua, in quanto dovendo versare un’offerta a piacimento per acquistare il CD, molto spesso le persone sono state propense ad offrire più di quanto sarebbe stato il costo effettivo.

 

Gazzelle e l’uscita di “OK”

Lo scorso febbraio Gazzelle ha dato alla luce il suo terzo album denominato “OK”. Il progetto per l’uscita di questo nuovo album è stato attentamente studiato da esperti di marketing. Infatti, il martedì antecedente al lancio il cantante ha postato tramite le sue IG stories una frase esplicita “Che succede a Milano?”. Dopo questa prima IG Story, Gazzelle ne ha pubblicate altre contenenti fotografie di cassette antincendio con su scritto la famosissima frase “rompere in caso di emergenza”.

Queste cassette antincendio sono state dislocate in varie zone molto frequentate del capoluogo lombardo, come i Navigli, o il Duomo. Di prioritaria importanza è però il contenuto; infatti, al loro interno sono stati depositati una serie di vinili dell’album OK. Quindi i fortunati che sono stati in grado di trovare le cassette prima di tutti sono riusciti ad accaparrarsi gratuitamente un vinile di Gazzelle dell’album che sarebbe uscito di lì a pochi giorni.

Una tattica di marketing che ha scatenato i giovani appassionati di Gazzelle spedendoli in giro per Milano alla ricerca delle fantomatiche cassette antincendio.

Cassetta anti incendio contenente l'album di Gazzelle con su scritto il titolo

Ma non è la prima volta che il team marketing di Gazzelle tira fuori idee geniali. Anche per la pubblicazione del singolo “Destri” l’etichetta discografica del cantante ha deciso di tappezzare l’intera città con poster con su scritto frasi della canzone.

 

La Guerrilla degli Arcade Fire

Per chi fosse a digiuno di marketing e comunicazione, la Guerrilla rappresenta una strategia di marketing che prevede l’intromissione spudorata e prepotente di messaggi, impiegando mezzi non convenzionali e molto stimolanti, andando ad invadere territori che finora non erano stati utilizzati per quella strategia di sponsorizzazione.

Nel lancio della loro campagna pubblicitaria per l’uscita dell’album “Reflektor” del 2013, gli Arcade Fire hanno utilizzato proprio questa tecnica.

Immagini di street art con scritto Reflektor, il nome dell'album musicale degli Arcade FIre.

Il gruppo musicale indie canadese ha deciso di sponsorizzare il suo quarto LP sfruttando opere di street art, graffiti e scritte, sparse in tutta New York e Los Angeles, un’idea sicuramente innovativa e inconsueta.

 

Chinese Democracy, l’album dei Guns N’Roses

I Guns N’Roses rappresentano uno dei capisaldi della musica rock statunitense. Anche se non sei appassionato di rock è difficile che tu non li conosca.

In occasione dell’uscita di Chinese Democracy, il team di marketing che cura il gruppo musicale ha previsto un’attesa letteralmente infinita. Infatti, risulta che l’album sia stato iniziato nel 1994 ma è uscito effettivamente sul mercato musicale mondiale soltanto il 23 novembre del 2008. Questa scelta ha scatenato un forte desiderio e impazienza da parte del pubblico, in grado di tenerne attiva l’attenzione in maniera efficace e per un periodo di tempo piuttosto prolungato.

 

Beyoncé e “Beyoncé”

L’album “Beyoncé” della regina del pop statunitense ha avuto un lancio a dir poco improvviso.

Di solito tra la pubblicazione dell’album e l’arrivo di quest’ultimo nei negozi musicali passa sempre qualche mese. In questo periodo capita purtroppo che alcune tracce dell’album vengano estrapolate e giungano in pochissimo tempo sui canali di streaming o di torrent.

Per scongiurare questa modalità non particolarmente legale né tanto meno piacevole per l’artista, l’etichetta discografica di Beyoncé ha deciso di attuare una strategia di marketing eliminando il lasso di tempo fra il lancio e l’effettiva messa in vendita, uscendo direttamente con quest’ultima, cioè lanciando l’album insieme alla sua messa a scaffale.

Questa tecnica strategica, oltre a disincentivare tutta la dimensione dello streaming illegale, ha colto completamente di sorpresa i fan della cantante riuscendo a stimolare la loro attenzione in maniera stupefacente!

 

Conclusione

Raccontare tramite una campagna pubblicitaria l’uscita di un nuovo album è un’impresa piuttosto difficile, soprattutto perché è importante veicolare i valori e i messaggi intrinseci dell’artista o del gruppo. Ogni album musicale ha una propria identità ed è necessario venga raccontato a 360°, portando in superficie l’essenza di cui è composto.